Strappo Muscolare: Sintomi, Diagnosi e Percorso di Riabilitazione

Fisioterapia

Strappi Muscolari: guida completa alla gestione e alla riabilitazione

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Indice Articolo

Gli strappi muscolari sono tra le lesioni più comuni tra atleti e persone che praticano attività fisica regolare. Questo tipo di infortunio, spesso confuso con lo stiramento muscolare, può variare in gravità e richiede una corretta gestione per garantire un recupero completo. In questo articolo, approfondiremo la differenza tra stiramenti e strappi, come gestirli e cosa fare per tornare in forma.

Cos’è uno strappo muscolare?

Lo strappo muscolare è una lesione caratterizzata dalla rottura parziale o totale delle fibre muscolari. Questa lesione si verifica quando il muscolo viene sottoposto a un allungamento eccessivo o a un carico troppo intenso, superando la sua capacità di resistenza. È fondamentale distinguere tra due tipi di lesioni muscolari molto comuni: lo stiramento e lo strappo.

Differenza tra stiramento e strappo muscolare

  • Stiramento muscolare: lo stiramento avviene quando il muscolo si allunga oltre il suo limite naturale, senza però subire una rottura delle fibre. Questo tipo di lesione è meno grave rispetto allo strappo e causa solitamente solo un leggero fastidio o dolore. È comune nelle attività che richiedono movimenti rapidi o bruschi, ma non compromette la continuità strutturale del muscolo.
  • Strappo muscolare: a differenza dello stiramento, lo strappo muscolare coinvolge una rottura effettiva delle fibre muscolari. La gravità dello strappo può variare da lesioni lievi (piccole fibre lesionate) a gravi (rottura completa del muscolo). In alcuni casi, uno strappo può causare sintomi evidenti come:
    • Ematomi: la rottura delle fibre provoca una fuoriuscita di sangue, che può manifestarsi con la formazione di un livido nella zona colpita, specialmente se la lesione è superficiale.
    • Perdita di continuità muscolare: in strappi gravi, si può notare una vera e propria interruzione nel tessuto muscolare, percepibile sia visivamente sia al tatto. In questi casi, si può avvertire una sensazione di “vuoto” o “mancanza” nel muscolo.

Come riconoscere uno strappo muscolare

Uno dei segnali più comuni di uno strappo è la sensazione di una fitta improvvisa, spesso descritta come una “stilettata”, che può verificarsi durante un movimento brusco, come un cambio di direzione o un atterraggio da un salto. Questa fitta è solitamente seguita da dolore acuto e, nei casi più gravi, da difficoltà nel movimento del muscolo interessato.

Se si sospetta uno strappo, è importante rivolgersi a un medico e sottoporsi a un’ecografia, che è lo strumento diagnostico di elezione per confermare la presenza e la gravità della lesione. Secondo le statistiche, nel 90% dei casi in cui si sospetta uno strappo, l’ecografia conferma la diagnosi, consentendo di pianificare la corretta gestione della riabilitazione.

Sintomi di uno strappo muscolare

I sintomi di uno strappo muscolare possono variare a seconda della gravità della lesione, ma generalmente includono:

  • Dolore improvviso e acuto
  • Gonfiore o ecchimosi nella zona colpita
  • Difficoltà a muovere il muscolo lesionato
  • Perdita di forza
  • In casi gravi, deformità o avvallamento del muscolo

Diagnosi: ecografia per confermare la lesione

Quando si sospetta uno strappo muscolare, il primo passo è sottoporsi a un’ecografia per confermare la presenza della lesione e determinarne l’entità. L’ecografia è uno strumento diagnostico fondamentale perché permette di visualizzare con precisione il danno alle fibre muscolari.

Classificazione degli strappi muscolari

Gli strappi muscolari vengono generalmente classificati in tre gradi, a seconda della gravità:

  1. Primo grado: lesione di lieve entità, poche fibre coinvolte e dolore modesto. La funzione muscolare è poco compromessa. Tempi di Recupero: 2-3 settimane
  2. Secondo grado: lesione più importante, con una parziale perdita di funzione e dolore significativo. Tempi di Recupero: 4-6 settimane
  3. Terzo grado: rottura completa delle fibre muscolari, spesso richiede intervento chirurgico. Tempi di Recupero: 8 settimane o più (a seconda dell’intervento)

 

Come gestire la riabilitazione

Fase iniziale: riposo e valutazione medica

Il primo passo dopo la diagnosi di uno strappo muscolare è consultare uno specialista, solitamente un ortopedico, per valutare l’entità della lesione. Nella fase iniziale è fondamentale riposare e proteggere l’area colpita, evitando sforzi che possano peggiorare il danno.

Riabilitazione fisioterapica

La riabilitazione per uno strappo muscolare segue un percorso graduale per garantire che la cicatrice fibrosa che si forma nella zona della lesione acquisisca proprietà elastiche simili al resto del muscolo. Ecco alcune delle fasi tipiche della riabilitazione:

  1. Riduzione del dolore e dell’infiammazione: utilizzo di tecniche come il massaggio terapeutico, la terapia con il freddo e esercizi leggeri per migliorare la circolazione.
  2. Recupero dell’elasticità muscolare: esercizi mirati per allungare gradualmente il muscolo e migliorare la flessibilità.
  3. Rafforzamento muscolare: aumentare progressivamente il carico per rafforzare il muscolo lesionato e prepararlo al ritorno alle normali attività.
  4. Test di forza e funzionalità: prima di tornare all’attività sportiva, è fondamentale assicurarsi che la forza del muscolo colpito sia almeno pari al 90% rispetto all’altro muscolo non lesionato.

Rischi di una riabilitazione incompleta

Uno degli errori più comuni tra i pazienti è riprendere l’attività fisica prima del completo recupero. Anche se il dolore può diminuire già dopo 3-4 settimane, il muscolo non è ancora completamente guarito. Questo aumenta il rischio di rilesione nella stessa area, poiché la cicatrice fibrosa non è ancora in grado di sopportare i carichi elevati tipici di movimenti rapidi come salti o cambi di direzione.

Come prevenzione nuove lesioni

Per ridurre il rischio di una nuova lesione, è fondamentale seguire questi accorgimenti:

  • Esercizi di riscaldamento: prima di ogni attività sportiva, è essenziale preparare il muscolo allungandolo e aumentando gradualmente l’intensità.
  • Rafforzamento specifico: lavorare con un fisioterapista per individuare i muscoli deboli e rinforzarli con esercizi specifici.
  • Gradualità nel ritorno allo sport: tornare all’attività fisica in modo graduale, monitorando costantemente la risposta del muscolo lesionato.

Gli strappi muscolari sono lesioni comuni che, se non trattate correttamente, possono portare a complicazioni e a rilesioni. È fondamentale riconoscere la gravità della lesione, seguire un piano di riabilitazione adeguato e non affrettare il ritorno all’attività fisica. Se sospetti di avere uno strappo muscolare, contatta uno specialista per una valutazione accurata e un percorso di riabilitazione personalizzato.

Se hai bisogno di ulteriori consigli o vuoi intraprendere un percorso di riabilitazione, sia in presenza che a distanza, il nostro team di fisioterapisti è a tua disposizione. Puoi contattarci per una consulenza o per ricevere maggiori informazioni sui nostri servizi.

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