Fisioterapia
Taping kinesiologico
L’introduzione di tecniche e strumenti sempre nuovi per il trattamento di condizioni e/o patologie particolarmente dolorose consente alla fisioterapia di intervenire tempestivamente, adeguatamente e, soprattutto, efficacemente tenendo conto delle singole esigenze del paziente.
Una tecnica che sta acquistando sempre più consensi è il Taping Kinesiologico, impiegato dagli specialisti del Poliambulatorio D’Arpa di Palermo proprio per garantire al paziente un rapido sollievo dal dolore e tempi di guarigione più brevi.
Cos’è il Taping Kinesiologico?
Il Taping Kinesiologico consiste in una tecnica innovativa, non invasiva e non farmacologica che, tramite l’applicazione di un apposito nastro adesivo elastico, crea spazio tra i tessuti e stimola a livello sia sensoriale, sia meccanico il metabolismo cellulare in modo da attivare le capacità di guarigione del corpo.
In pratica, una volta applicato, il nastro determina la formazione di pliche cutanee che, durante ogni singolo movimento, favoriscono il drenaggio linfatico e la vascolarizzazione sanguigna, alleviano il dolore e migliorano la postura.
A cosa serve il Taping Kinesiologico?
Il Taping Kinesiologico trova numerosi campi di impiego per via dei suoi effetti benefici, apprezzati in vari ambiti. In particolare, possiede cinque azioni peculiari:
-
- riduce il dolore tramite la stimolazione dei vari recettori sensoriali della pelle;
- aumenta la circolazione locale e favorisce la riduzione dell’edema;
- favorisce l’allineamento dei tessuti fasciali;
- stimola la muscolatura per ridurre le contratture;
- migliora le funzionalità articolari.
Per ottenere una maggiore efficacia, il Taping Kinesiologico viene spesso utilizzato in abbinamento ad altre tecniche fisioterapiche, soprattutto nel trattamento di:
- cefalee ed emicranie;
- impingement della spalla;
- spalla congelata;
- tendinite della cuffia dei rotatori;
- epicondilite (gomito del tennista;
- epitrocleite (gomito del golfista);
- tendinite del capo lungo del bicipite;
- sublussazione acromion claveare;
- lussazione di dita e falangi;
- tunnel carpale;
- pubalgia;
- dorsalgia
- cervicalgia;
- lombalgia;
- artrosi del ginocchio;
- sindrome del piriforme;
- tendinite achillea;
- tendinite sottorotulea;
- ernie discali;
- condropatia femoro-rotulea;
- distorsioni articolari;
- contratture;
- stiramenti;
- strappi;
- sindrome della bendelletta ileo-tibiale;
- fascite plantare;
- alluce valgo;
- edema post chirurgico / traumatico.
Dato che ogni paziente ha necessità e sintomi diversi, gli specialisti del Poliambulatorio di Fisiokinesiologia D’Arpa di Palermo valutano attentamente e preventivamente se il Taping Kinesiologico possa effettivamente essere la terapia più adatta ed efficace.
Tipologie di Taping Kinesiologico
Il Taping Kinesiologico presenta una gran varietà di tipologie, che si differenziano tra loro sia per la modalità di applicazione, sia in funzione della patologia e/o della condizione da trattare. Nello specifico, si parla di:
- Taping Kinesiologico drenante: favorisce il drenaggio dei liquidi accumulati in una determinata area del corpo;
- Taping Kinesiologico decompressivo: aumenta l’elasticità della cute agendo a livello cutaneo e sottocutaneo;
- Taping Kinesiologico stabilizzante o compressivo: stabilizza la muscolatura riducendo l’eventuale presenza di uno stimolo di accorciamento cutaneo e/o sottocutaneo;
- Taping Kinesiologico per correzioni posturali: riduce e corregge i problemi correlati a posture scorrette favorendo, al contempo, la trazione della muscolatura e, quindi, la rieducazione posturale.
Ne consegue che ogni tipologia di Taping Kinesiologico ha uno scopo e una funzionalità ben diversi, quindi è importante scegliere l’opzione più adatta tenendo conto del singolo paziente e delle sue necessità.
Come si applica il Taping Kinesiologico?
Il Taping Kinesiologico consiste, come già spiegato, in un nastro costituito da uno strato di cotone (spesso pochi millimetri) con adesivo acrilico a onde, caratterizzato da un’elasticità molto simile a quella cutanea. Tra l’altro, è resistente all’acqua e, una volta applicato, può durare anche 3-5 giorni.
A contatto con la pelle, il Taping Kinesiologico invia segnali esterocettivi e propriocettivi che determinano una risposta muscolare riflessa; al contempo, durante il movimento, sprigiona anche tutta la sua azione decompressiva favorendo la microcircolazione locale e il riassorbimento di eventuali edemi.
Il Taping Kinesiologico può essere applicato con vari gradi di tensione, in base all’effetto terapeutico desiderato; la sua struttura ondulata, in tutto ciò, consente un’eccellente traspirazione della pelle e, a differenza del bendaggio funzionale, non ostacola in alcun modo l’articolarità, anzi, permette una libertà di movimento tale da ottenere un effetto biomeccanico terapeutico sulle zone trattate.
Bisogna aggiungere, poi, che il Taping Kinesiologico non viene utilizzato solo nel trattamento degli infortuni, ma anche e soprattutto a scopo preventivo: è il caso degli sportivi, per esempio, che ricorrono al Taping Kinesiologico per prevenire gli infortuni riducendo la mobilità dell’articolazione senza, tuttavia, eliminarla del tutto.
Di solito, il Taping Kinesiologico viene applicato su braccia e gambe, ma può essere destinato a qualsiasi parte del corpo, compresi piedi, mani, dita, gomiti, ginocchia, spalle, torace, colonna vertebrale e cosce.
Quali sono i benefici del Taping Kinesiologico?
Il Taping Kinesiologico è una tecnica che offre al paziente un gran numero di benefici, da sfruttare sia nell’immediato, sia nel lungo termine. In particolare, l’applicazione del Taping Kinesiologico garantisce:
- un miglioramento della circolazione e, quindi, del drenaggio di edemi, ematomi e liquidi infiammatori;
- una stimolazione continua della funzione muscolare, senza tuttavia limitarne il movimento;
- una riduzione del dolore, attraverso l’inibizione dei recettori correlati;
- un contributo alla propriocezione, con un conseguente miglioramento della qualità del movimento;
- un’azione preventiva nei confronti di traumi e infortuni.
Per ottenere tutti questi benefici è, in ogni caso, consigliato associare l’applicazione di Taping Kinesiologico ad altre terapie fisioterapiche manuali e strumentali.
Il Taping Kinesiologico comporta effetti collaterali?
Il Taping Kinesiologico è una tecnica sicura, non invasiva e indolore; tuttavia, trattandosi pur sempre di un nastro adesivo, potrebbe causare qualche effetto collaterale come:
- dolore;
- gonfiore;
- prurito;
- intorpidimento;
- formicolio;
- perdita di efficacia;
- cattiva circolazione;
- irritazione cutanea;
- fastidio generale.
Tra le complicazioni elencate, bisogna prestare particolare attenzione a:
- irritazione cutanea: può essere causata dai nastri a base di ossido di zinco, gomma o resina che, in alcuni casi, possono irritare la pelle. Se si soffre di allergie o si ha una pelle particolarmente sensibile, è meglio optare per Taping Kinesiologico con poliacrilato o estere fumarico;
- perdita di efficacia: avviene quando il Taping Kinesiologico non aderisce perfettamente alla pelle o tende a staccarsi, il che potrebbe essere causato dall’eccessiva sudorazione.
Il Taping Kinesiologico ha controindicazioni?
Il Taping Kinesiologico è un trattamento sicuro, ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti. Nonostante ciò, la sua applicazione potrebbe essere controindicata nei pazienti con:
- ferite aperte;
- eczemi;
- infezioni di varia natura;
- allergia alla colla;
- capillari fragili;
- vene varicose;
- trombosi acuta;
- flebite;
- patologie vascolari.
Così come accade al Centro di Fisioterapia D’Arpa di Palermo, per non incorrere in conseguenze sgradevoli, è consigliato applicare un solo quadratino di Taping Kinesiologico su una piccola porzione di pelle, in modo da valutare l’insorgere di eventuali arrossamenti o effetti indesiderati prima di applicarlo su zone più ampie del corpo.