Fisioterapia
Neuropatia e dolore neuropatico: cause, sintomi e cure
Tempo di lettura stimato 5 min.
La neuropatia, di cui si sente sempre più spesso parlare, consiste in una patologia dei nervi appartenenti al sistema nervoso. Il dolore neuropatico, conosciuto anche come nevralgia, è – di conseguenza – una sensazione dolorosa cronica che insorge a seguito di un malfunzionamento o di un deterioramento dei nervi del sistema nervoso centrale o periferico.
Più nello specifico, se i nervi interessati sono quelli del sistema nervoso periferico si parla di neuropatia periferica e di dolore neuropatico periferico; se a essere coinvolti, invece, sono i nervi del sistema nervoso centrale, allora si parla di neuropatia centrale e di dolore neuropatico centrale.
Quali sono le cause della neuropatia?
La neuropatia e il conseguente dolore neuropatico sono solitamente provocati da un’alterazione della guaina mielinica che ricopre gli assoni di un nervo. Questo fenomeno può insorgere sia in assenza di un vero e proprio motivo (dolore neuropatico idiopatico), sia a causa di condizioni specifiche, quali:
- malattie infettive che interessano il sistema nervoso, come herpes Zoster, AIDS, sifilide e malattia di Lyme;
- compressione di un nervo, per via di anomalie dei vasi sanguigni o di masse tumorali, che spesso sfocia in nevralgia del trigemino, nevralgia glossofaringea o sindrome del tunnel carpale;
- sclerosi multipla, una patologia cronica e invalidante;
- neuropatia diabetica, tenendo conto che il diabete rientra tra le principali cause di neuropatia periferica;
- carenza di vitamine a seguito di alcolismo o malnutrizione, in particolare di B12, B1, B6, E e niacina;
- sindrome dell’arto fantasma, di cui soffrono coloro ai quali è stata amputata una parte del corpo;
- esposizione eccessiva e prolungata a sostanze tossiche, soprattutto arsenico, insetticidi, piombo e mercurio;
- traumi a colonna vertebrale o nervi periferici, che possono verificarsi in occasione di incidenti stradali, fratture ossee o interventi chirurgici;
- terapia chemioterapica, per via di alcuni farmaci impiegati, come cisplatino, la vincristina e il paclitaxel;
- malattie renali croniche, dato che scaturiscono da un accumulo di sostanze tossiche nell’organismo;
- porfirie, cioè malattie di tipo solitamente ereditario causate da un’alterazione funzionale di uno degli enzimi del gruppo EME, una molecola non proteica che si trova nel sangue, nella mioglobina e nei citocromi.
Quali sono i sintomi della neuropatia?
I pazienti che soffrono di neuropatia e di dolore neuropatico accusano, nella maggior parte dei casi, i medesimi sintomi:
- sensazioni dolorose lancinanti e/o brucianti;
- elevata sensibilità agli stimoli dolorosi;
- formicolio;
- intorpidimento.
Inoltre, chi soffre di dolore neuropatico manifesta spesso allodinia e/o iperalgesia, cioè risposte esagerate agli stimoli dolorosi. Nello specifico, si tratta di allodinia quando si avverte dolore a seguito di stimoli normalmente innocui; si parla di iperalgesia, invece, quando si ha una vera e propria ipersensibilità agli stimoli dolorosi, quindi anche l’input più lieve può provocare una grande sofferenza.
É molto importante intervenire il prima possibile e curare adeguatamente la neuropatia altrimenti, con il passare del tempo, il dolore neuropatico diventa sempre più intenso e più difficile da guarire.
Come si diagnostica la neuropatia?
Per ottenere una diagnosi di neuropatia e dolore neuropatico, in genere, bastano un accurato esame obiettivo, una valutazione neurologica, gli esami del sangue e un’elettromiografia. Nel caso in cui si sospettasse la presenza di un tumore, il medico potrebbe richiedere anche TAC, risonanza magnetica e biopsia dei nervi.
Come si cura la neuropatia?
Per trattare adeguatamente la neuropatia e alleviare il dolore neuropatico, gli specialisti procedono nel modo seguente:
- trattamento della causa scatenante;
- trattamento farmacologico del dolore neuropatico;
- trattamenti fisici dei sintomi;
- trattamento psicologico.
Nonostante in pochissimi casi si riveli risolutivo, il trattamento delle cause scatenanti può rallentare la progressione della neuropatia. Il danno alle strutture nervose, purtroppo, è permanente ma è comunque possibile ottenere sollievo dal dolore.
Per quanto riguarda il trattamento farmacologico del dolore, i farmaci più comunemente impiegati sono:
- antidolorifici e antinfiammatori, come paracetamolo e ibuprofene;
- antidepressivi del gruppo triciclici, come l’amitriptilina, la doxepina e la nortriptilina;
- antidepressivi del gruppo inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina, come la duloxetina e la venlafaxina;
- antiepilettici o anticonvulsivanti, come il gabapentin e il pregabalin;
- oppioidi/oppiacei, derivanti dalla morfina, in particolare il tramadolo;
- capsaicina in crema, da applicare sulla zona interessata.
In contemporanea al trattamento farmacologico è possibile intervenire sia con la terapia strumentale, in particolare con la FREMS, che con trattamenti manuali e riabilitativi.
La fisioterapia prevede una serie di esercizi che stimolano il reclutamento delle fibre muscolari permettendo il mantenimento del tono muscolare. Lavorare sui muscoli può, infatti, rivelarsi molto importante nei pazienti che a causa del dolore neuropatico cronico tendono a condurre una vita prevalentemente sedentaria.
La FREMS (Frequency Rhythmic Electrical Modulation System), invece, appartiene al gruppo delle elettroterapie analgesiche, quindi si basa su stimoli elettrici somministrati al paziente con azione antidolorifica. Sono solitamente necessari cicli di 6-10 sedute, ciascuna di 20-30 minuti, per ottenere una riduzione del dolore.
Infine, è bene non sottovalutare l’aspetto psicologico: ansia, stress e depressione sono condizioni assai diffuse tra i pazienti che soffrono di neuropatia e dolore neuropatico, la cui gravità peggiora di pari passo con l’aggravarsi della sintomatologia. Ecco perché, insieme al trattamento farmacologico e a quello fisico, è consigliato associare anche un percorso psicologico che possa supportare il paziente durante i momenti più stressanti e dolorosi.
Si può guarire dalla neuropatia?
Purtroppo no, il dolore neuropatico ha generalmente prognosi negativa. Come accennato precedentemente, infatti, le neuropatie periferiche e i danni al sistema nervoso centrale sono, solitamente, condizioni croniche e morbose irreversibili dalle quali, quindi, non si può guarire.
Bisogna aggiungere, poi, che i trattamenti farmacologi attuali sono certamente efficaci nell’alleviare i sintomi ma, d’altra parte, comportano un gran numero di effetti collaterali. Ciò significa che se non si trova il farmaco giusto o se non si individua la giusta posologia è pressoché impossibile ottenere risultati tangibili; allo stesso modo, a volte gli effetti collaterali possono rivelarsi più invalidanti dei sintomi della neuropatia stessa.
Ecco perché, in determinate situazioni, i medici preferiscono ricorrere alla fisioterapia con trattamenti non invasivi che riducono al minimo gli effetti collaterali e consentono al paziente – nei limiti del possibile – di continuare a condurre una vita normale, “spegnendo” il dolore quando diventa insopportabile e invalidante.
Articoli correlati