Ematomi: Cause, Sintomi e Come Trattarli con Fisioterapia e Rimedi

Fisioterapia

Ematomi: cause, sintomi e trattamento fisioterapico

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A chiunque, almeno una volta nella vita, sarà capitato di avere a che fare con un ematoma: si tratta di un accumulo di sangue, più o meno cospicuo, localizzato al di fuori dei vasi ematici che, una volta fuoriuscito dal sistema circolatorio a seguito di traumi o contusioni, si va a concentrare in un tessuto o in una cavità dell’organismo.

Gli ematomi possono formarsi in qualsiasi parte del corpo, che sia sotto la superficie della pelle o nella testa, all’interno dell’orecchio o sotto un’unghia, nella regione anale o all’interno di un muscolo. In quest’ultimo caso, in particolare, tra i vari trattamenti indicati per favorirne la guarigione rientra anche la fisioterapia: i fisioterapisti del Poliambulatorio D’Arpa di Palermo, infatti, sono in grado di alleviare i sintomi e accelerare il processo di guarigione attraverso tecniche mirate e manipolazioni ad hoc.

Quali sono le cause degli ematomi?

L’ematoma è caratterizzato dalla presenza di sangue coagulato, in modo parziale o totale a seconda del tempo trascorso dall’emorragia. Questo sangue proviene dai capillari sottocutanei lesionati e si riversa nel tessuto sottostante, dove rimane bloccato; non trova, infatti, una via d’uscita e causa una tipica macchia rossa sulla pelle.

Le cause che possono provocare un ematoma sono davvero numerose:

  • traumi, botte e/o contusioni, ai quali segue la rottura di un vaso sanguigno; il sangue che fuoriesce si deposita nel tessuto o nell’organo lesionato, coagula e forma l’ematoma;
  • alterazioni della coagulazione, come emofilia o piastrinopenia, possono favorire la formazione di ematomi. In questi casi, si verificano delle ecchimosi anche dopo traumi lievi;
  • interventi chirurgici, che tra le complicanze più comuni prevedono proprio la formazione di ematomi;
  • leucemia, per la quale gli ematomi sono un campanello di allarme da non sottovalutare;
  • lesione di vasi sanguigni già alterati da altre patologie, come infezioni, aneurismi e neoplasie;
  • terapia anticoagulante, in particolare l’assunzione di eparina o warfarin.

Nella maggior parte dei casi basta semplicemente urtare contro un tavolo (per esempio) per rompere i capillari e dare origine a un ematoma. In simili contesti, l’ematoma non rientra tra le urgenze mediche e tende a risolversi spontaneamente in un breve arco di tempo. Il discorso cambia in caso di incidenti stradali, traumi durante competizioni sportive o altri infortuni che possono dar vita a un danno tanto profondo quanto esteso che, pertanto, merita maggiori attenzioni.

Quali sono i sintomi degli ematomi?

I sintomi di un ematoma variano in base alla gravità del trauma: se, per esempio, si ha avuto un piccolo incidente domestico che ha causato un piccolo ematoma sottopelle, allora si avvertono dolore, tensione e sensazione di calore, tutti sintomi che tendono a risolversi spontaneamente in breve tempo; se, invece, il trauma è stato grave, allora l’ematoma potrebbe anche dover richiedere l’intervento medico urgente e immediato (è il caso degli ematomi cerebrali).

Gli ematomi, poi, sono evidenti proprio per il loro colore che inizialmente è rossastro e, dopo un paio di giorni, diventa bluastro/violaceo, se non nero. Trascorsa una settimana circa, l’ematoma si mostra giallo-verde e, dopo un paio di settimane, scompare del tutto.

Per comprendere la gravità di un ematoma si possono distinguere due casi specifici:

  • se l’ematoma si risolve spontaneamente significa che sono stati coinvolti capillari o vasi di piccolo calibro; si tratta, quindi, di piccoli ematomi il cui sangue accumulato nel tessuto prima coagula e poi viene riassorbito;
  • se l’ematoma aumenta di volume vuol dire, invece, che coinvolge vasi sanguigni di grosso calibro (come le arterie), l’emorragia persiste e la lesione non può risolversi spontaneamente. In questi casi, quindi, è necessario l’intervento medico per evitare conseguenze piuttosto spiacevoli.

Come si curano gli ematomi?

In presenza di ematomi piccoli e di facile risoluzione non bisogna mettere in atto alcun trattamento specifico, poiché il sangue accumulato prima coagula e poi si riassorbe da solo. In questo frangente bisogna monitorare il cambiamento cromatico dello stesso, perché è proprio dal colore che si può intuire se si stia riassorbendo o meno.

Nel frattempo, però, si possono adottare alcuni accorgimenti per velocizzare e facilitare il processo di guarigione dell’ematoma evitando le terapie chirurgiche:

  • applicare del ghiaccio direttamente sull’ematoma superficiale, per favorire la vasocostrizione e limitare la fuoriuscita di sangue dai vasi lesionati. Il ghiaccio, inoltre, funge da anestetico naturale ed è quindi in grado di alleviare il dolore. SI consiglia di applicare l’impacco sulla zona interessata più volte al giorno per circa 10 minuti;
  • assumere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e farmaci antidolorifici se l’ematoma è particolarmente esteso e doloroso, oppure applicare creme e pomate topiche con la stessa azione.

Se si ha a che fare con un ematoma muscolare, poi, è possibile ricorrere alla fisioterapia per alleviare i sintomi e favorire la guarigione. I fisioterapisti del Poliambulatorio D’Arpa di Palermo mettono a disposizione diversi tipi di trattamenti che, di norma, prevedono:

  • protocollo RICE (riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione), che stimola la rigenerazione dei tessuti e il riassorbimento dell’ematoma e riduce l’infiammazione e la sensazione dolorosa;
  • terapie strumentali, come crioterapia e ultrasuonoterapia;
  • massaggi ed esercizi attivi.

In particolare, l’esercizio fisico è proposto sotto forma di contrazioni isometriche e può essere avviato già dal giorno successivo all’evento traumatico; il suo obiettivo, infatti, consiste nel velocizzare sia il recupero del movimento, sia il riassorbimento dell’ematoma.

Ovviamente, i movimenti devono essere eseguiti sotto la supervisione del fisioterapista e non devono in alcun modo aggravare la condizione del paziente.

Si possono prevenire gli ematomi?

Gli ematomi sono dirette conseguenze di traumi e infortuni che, come è ben noto, non possono essere evitati e prevenuti in modo assoluto. Tuttavia, è possibile fare attenzione per ridurre i vari rischi ai seguenti accorgimenti:

  • evitare, per quanto possibile, gli incidenti (soprattutto quelli domestici);
  • evitare di compiere gesti e movimenti azzardati, anche in casa, come salire in modo precario e con scarso equilibrio su scale, tavoli o altri mobili;
  • indossare sempre la cintura di sicurezza quando si è alla guida e accertarsi che tutti i passeggeri facciano lo stesso;
  • indossare l’equipaggiamento adatto durante l’attività sportiva e utilizzare l’attrezzatura in modo corretto.

La fisioterapia può essere utile anche in un’ottica di prevenzione non tanto degli ematomi, quanto degli infortuni in generale: attraverso esercizi di rinforzo muscolare è, infatti, possibile rendere i muscoli più performanti e pronti per fronteggiare i traumi. Ciò non esclude del tutto la comparsa di ematomi a seguito di urti o botte, ma può sicuramente evitare ripercussioni più gravi e conseguenze a lungo termine.

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