
Fisioterapia
Malattie reumatiche: cause, sintomi e trattamento fisioterapico
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Le malattie reumatiche sono tantissime e colpiscono milioni di persone. Alcune sono più comuni, altre un po’ meno e interessano prevalentemente pazienti adulti, over 50, con sintomi lievi in una fase iniziale che vanno aggravandosi con il passare del tempo.
Alcune patologie reumatiche sono, invece, silenziose: danneggiano tacitamente le articolazioni e i tessuti circostanti senza destare sospetti, causando però danni a volte permanenti. Se non diagnosticate per tempo, quindi, queste malattie possono comportare la perdita totale delle funzionalità delle strutture interessate.
Non solo, perché è molto importante intervenire correttamente, ricorrendo se necessario anche alla fisioterapia. I professionisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo sono specializzati nel trattamento di pazienti affetti da malattie reumatiche, proponendo loro le migliori soluzioni per rimettersi in forma e recuperare (nei limiti del possibile) le funzionalità perse.
Le principali malattie reumatiche
Le malattie reumatiche a oggi conosciute sono più di 150, ma alcune sono più comuni e diffuse di altre. In particolare:
- l’osteoporosi, una malattia dello scheletro caratterizzata da una riduzione della densità minerale ossea che causa fratture anche spontaneamente o a seguito di piccoli traumi. Colpisce soprattutto le donne in menopausa;
- l’artrosi, la malattia reumatica più frequente, che interessa la cartilagine che riveste le ossa delle articolazioni. Il tessuto diventa sempre più sottile, si frammenta e consente lo sfregamento dei capi articolari, causa di dolore anche invalidante;
- le artriti, provocate dall’infiammazione delle articolazioni e caratterizzate da gonfiore, dolore, arrossamento e sensazione di calore. Tra le più comuni rientrano l’artrite reumatoide (una forma di artrite infiammatoria cronica autoimmune), le spondilo-entesoartriti (che si manifestano con infiammazioni a livello lombare e della giunzione tra legamenti, tendini e ossa) e la spondilite anchilosante (che comporta un progressivo irrigidimento della colonna vertebrale che spingono a flettere obbligatoriamente il collo);
- la gotta, derivante da un’eccessiva produzione o da un’insufficiente eliminazione di acido urico, che si deposita causando gonfiore, infiammazione, rossore e dolore intenso;
- le connettiviti, un insieme di patologie che coinvolgono più parti del corpo. Le più diffuse sono il lupus eritematoso sistemico (che interessa cute, articolazioni, reni, sistema nervoso centrale, cuore e polmoni), la sclerodermia (o sclerosi sistemica, che indurisce e ispessisce la cute) e la polimiosite (o dermatomiosite, che interessa la cute e i muscoli, oltre che i polmoni);
- i reumatismi extra-articolari, conosciuti anche come reumatismi dei tessuti molli, che racchiudono alcune malattie a carico di tendini, legamenti, muscoli e borse sinoviali. La forma più diffusa è la sindrome fibromialgica, caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico persistente e diffuso.
Riconoscere la forma e le caratteristiche della malattia reumatica in corso è fondamentale per scegliere il trattamento più adatto per recuperare le forze e migliorare la qualità della vita del paziente interessato.
Come si diagnostica una malattia reumatica?
I sintomi di una malattia reumatica possono essere gli stessi di altre patologie. La diagnosi differenziale, quindi, è indispensabile per risalire alla natura della patologia e solo l’esperienza di un reumatologo specializzato può riconoscere le manifestazioni specifiche e prescrivere uno o più esami tra i seguenti:
- esami del sangue e delle urine;
- ecografia articolare;
- TAC;
- radiografia;
- capillaroscopia;
- risonanza magnetica;
- esame del liquido sinoviale;
- artroscopia.
Questi esami permettono di indagare più a fondo, analizzare attentamente i sintomi e risalire alla loro causa scatenante, dando informazioni utili al medico per individuare il trattamento più indicato al miglioramento del paziente.
Come si curano le malattie reumatiche?
Ogni malattia reumatica possiede caratteristiche proprie e il trattamento messo in atto varia a seconda dell’entità, dell’origine, dei sintomi e del risultato che si desidera ottenere. In genere, è il dolore a causare i disturbi maggiori anche perché, alla lunga, può rivelarsi estremamente invalidante e debilitante.
Sicuramente, si rivela utile la terapia farmacologica a base di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) o cortisonici, utili a ridurre sia il dolore che l’infiammazione. I cortisonici, però, devono essere somministrati per un breve periodo di tempo, dato che possono creare assuefazione e richiedere un dosaggio sempre maggiore per ottenere l’effetto sperato.
Al contempo, è possibile ricorrere a ulteriori trattamenti che, se eseguiti da personale esperto e qualificato come i professionisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo, possono essere valide soluzioni al dolore e all’infiammazione. Si tratta di:
- ultrasuonoterapia;
- tecarterapia;
- infiltrazioni intrarticolari a base di acido ialuronico;
- crioterapia.
Queste tecniche strumentali sono in grado di dare risultati evidenti e duraturi se associate allo sport e alla fisioterapia. Può sembrare strano ma, nonostante il dolore, il movimento è indispensabile per garantire alla struttura colpita dalla malattia reumatica di mantenere le sue funzionalità e continuare a svolgere il proprio compito.
Ovviamente, il supporto di fisioterapisti esperti, come i professionisti del Poliambulatorio D’Arpa di Palermo, può aiutare il paziente a muoversi correttamente senza andare ad aggravare la sua condizione iniziale. Per prima cosa, infatti, i fisioterapisti valutano lo stato di salute motoria tramite test specifici e, in base ai risultati, propongono al paziente esercizi mirati e idonei alle sue condizioni fisiche.
Solitamente, la terapia si basa su esercizi volti al ripristino della mobilità e del rinforzo muscolare e garantisce anche la corretta gestione dei sintomi tramite un’accurata educazione del paziente che, a fine trattamento, è in grado di affrontare la sintomatologia della malattia anche in totale autonomia.
Più la terapia procede, più gli esercizi diventano impegnativi: si punta al rafforzamento dei muscoli e all’aumento della resistenza allo sforzo, tutte attività che permettono al paziente di gestire al meglio il dolore, la rigidità muscolare e il gonfiore, a mantenere il giusto equilibrio tra esercizio fisico e riposo e a variare le sue attività quotidiane tenendo conto della patologia in atto.
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