Distorsione del polso: sintomi, diagnosi e cure efficaci. Dal protocollo RICE alla fisioterapia, fino alla chirurgia nei casi gravi. Recupera al meglio la funzionalità.

Fisioterapia

Cause, sintomi e trattamenti della distorsione del polso

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Gli infortuni sono all’ordine del giorno e in molte occasioni a essere colpite sono le articolazioni; è il caso della distorsione del polso, una condizione che riguarda i legamenti di questa articolazione. Si verifica in seguito a traumi e/o cadute, comporta dolore e gonfiore e i trattamenti variano in base alla gravità della condizione.

In caso di distorsione del polso è fondamentale la diagnosi tempestiva, così come il ricorso a fisioterapisti esperti, come i professionisti del Poliambulatorio D’Arpa di Palermo, in grado di suggerire il trattamento migliore per guarire il più velocemente possibile.

Quali sono le cause della distorsione del polso?

La distorsione del polso può verificarsi in tutte quelle occasioni in cui avviene un allungamento o una torsione dei relativi legamenti. Le cause principali sono:

  • traumi sportivi;
  • incidenti stradali;
  • infortuni sul lavoro;
  • infortuni domestici;
  • cadute brusche.

Di conseguenza, le cause possono essere di due tipi: eventi traumatici acuti o gesti ripetitivi cronici. Se nel primo caso è impossibile prevenire, perché si tratta di eventi improvvisi, nel secondo caso è possibile migliorare la tecnica con la quale si esegue il gesto e, per quanto riguarda gli sportivi, eseguire un riscaldamento adeguato e corretto prima di ogni allenamento o qualsiasi gara/competizione.

Quali sono i sintomi della distorsione del polso?

Quando avviene una distorsione del polso, i sintomi che ne derivano possono essere molteplici. I più comuni sono:

  • dolore;
  • gonfiore;
  • lividi;
  • difficoltà di movimento.

In genere, in un primo momento si avverte un dolore localizzato nella zona del polso, lieve o intenso, accompagnato talvolta da uno scricchiolio durante il movimento; successivamente, emergono il gonfiore e l’edema, per via dell’accumulo di liquido, associati a ecchimosi.

In ogni caso, la distorsione del polso ne limita il movimento, quindi è praticamente impossibile flettere e/o estendere l’articolazione. Molti pazienti avvertono anche una certa instabilità del polso, soprattutto se si cerca di sollevare un peso.

Se non trattata adeguatamente, la distorsione del polso può comportare conseguenze anche gravi, come la deformità temporanea o permanente dell’articolazione. Ecco perché è molto importante affidarsi a fisioterapisti specializzati, come i professionisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo, in modo da prevenire spiacevoli conseguenze e risolvere la condizione nel miglior modo possibile.

Come si diagnostica la distorsione del polso?

Per eseguire la diagnosi di distorsione del polso, in genere, è sufficiente una semplice visita medica; tuttavia, in casi più gravi (es. un incidente stradale) potrebbe però essere necessario ricorrere alla diagnostica per immagini, in modo da escludere o confermare la presenza di fratture o altre anomalie.

In generale, gli step da compiere per giungere a una diagnosi accurata, oltre a un’accurata anamnesi e un esame obiettivo, sono i seguenti:

  • test di stress, che permette di valutare la stabilità del polso;
  • immagini diagnostiche, come una radiografia standard del polso, oppure l’ecografia e la risonanza magnetica;
  • esami diagnostici di approfondimento, per ottenere informazioni più dettagliate, come scintigrafia ossea o TAC.

Eseguita la diagnosi, la distorsione del polso può essere classificata in 3 categorie in base al livello di entità:

  • distorsione di I grado: un legamento è stirato ma non lacerato;
  • distorsione di II grado: i legamenti sono parzialmente o totalmente lacerati senza, tuttavia, compromettere la stabilità del polso;
  • distorsione di III grado: i legamenti sono totalmente lacerati, il che causa instabilità dell’articolazione e dislocazione dei capi articolari.

In base alla classificazione della distorsione del polso, lo specialista indica al paziente il trattamento più adeguato per ripristinare il suo stato di salute.

Come si cura la distorsione del polso?

Generalmente, per la distorsione del polso si rivelano altamente efficaci i trattamenti conservativi, più o meno intensi a seconda della gravità della condizione. Se la distorsione è lieve o moderata, si consiglia il protocollo RICE:

  • rest (riposo), inteso come astensione da tutte quelle attività che causano dolore o possono aggravare la condizione;
  • ice (ghiaccio), da applicare più volte al giorno in modo da alleviare sia il dolore, sia l’infiammazione;
  • compression (compressione), utile per evitare che l’edema di espanda;
  • elevation (elevazione), portando l’arto al di sopra del livello del cuore per favorire il drenaggio dei liquidi.

In caso di distorsione severa, potrebbe essere necessario immobilizzare il polso con un tutore, una fascia o un bendaggio con stecche per stabilizzare e proteggere l’articolazione.

Al contempo, il supporto di un fisioterapista esperto gioca un ruolo fondamentale: attraverso la terapia manuale e, se necessario, la terapia fisica, è possibile favorire la rigenerazione dei tessuti e accelerare il processo di guarigione. Inoltre, così come avviene presso il Poliambulatorio D’Arpa di Palermo, vengono suggeriti esercizi di stretching finalizzati al miglioramento della mobilità dell’articolazione e al rafforzamento dei muscoli.

Se, nel corso della fisioterapia, si continua ad avvertire molto dolore, è possibile assumere farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come ibuprofene e ketoprofene per via sia orale, sia topica. Molti pazienti trovano beneficio, per esempio, dall’applicazione di appositi cerotti medicali sulla zona interessata, che rilasciano il farmaco in modo graduale.

Nel caso in cui il trattamento conservativo non dovesse rivelarsi efficace, il medico potrebbe indirizzare il paziente verso l’intervento chirurgico, in modo da riparare i legamenti danneggiati e stabilizzare definitivamente l’articolazione. In genere, si opta per l’artroscopia, una tecnica mininvasiva che riduce al minimo i tempi di recupero.

La guarigione avviene, solitamente, in poche settimane ed è possibile accelerarla sempre con il supporto di un fisioterapista. Le tempistiche si allungano nel caso di distorsioni più gravi e, quindi, di interventi chirurgici più invasivi; i pazienti devono affrontare diversi mesi di riabilitazione prima di poter riprendere la loro routine quotidiana.

Proprio per questo, l’intervento di fisioterapisti esperti, come i professionisti di Fisioterapia D’Arpa di Palermo, può fare la differenza: tra le terapie fisiche e manuali e gli esercizi da svolgere anche a casa, in totale autonomia, è possibile velocizzare il processo di guarigione, consentire ai legamenti di risanarsi completamente e riprendere le proprie attività nel più breve tempo possibile.

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