Borsite - Fisioterapia Palermo

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Borsite

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Il corpo umano è composto da centinaia di borse, cioè piccole sacche ripiene di liquido che hanno il compito di proteggere le strutture sottostanti da sollecitazioni e attriti eccessivi. Di solito, infatti, le borse si trovano tra un osso e un tendine o tra questi e la cute che li ricopre, quindi in punti strategici come l’articolazione di spalle, ginocchia, gomiti e anche.

Le borse non solo proteggono queste zone, ma distribuiscono al meglio i carichi sulle superfici articolari, consentendo una maggiore flessibilità dei movimenti. In loro assenza, il tendine sfregherebbe sull’osso causando dolore e deteriorandosi con il tempo.

Nel momento in cui le borse si irritano a seguito di stress meccanici come sfregamenti e attriti ripetuti ha origine la condizione della borsite, che può essere suddivisa in due grandi categorie: le borsiti infiammatorie e le borsiti emorragiche. Le prime sono le più comuni e possono avere natura fisica, chimica o settica; le seconde, invece, si manifestano a causa di eventi traumatici come incidenti e cadute.

Borsiti infiammatorie

Le borsiti infiammatorie sono le più diffuse e colpiscono prevalentemente gli sportivi e coloro che praticano un’attività lavorativa particolarmente usurante. In base alla loro natura si distinguono in fisiche, chimiche o settiche.

Borsite fisica (da sfregamento)

Le borsiti fisiche, causate da sfregamento o sovraccarico funzionale, coinvolgono in particolare gli sportivi e chi svolge attività lavorative che richiedono movimenti ripetuti nel tempo. In questi casi, quindi, la borsa sulla quale poggia il tendine si infiamma per via sia dello sfregamento eccessivo, sia della pressione meccanica causata dal movimento stesso.

Le borsiti fisiche hanno generalmente un esordio lento, che tende ad aggravarsi con il trascorrere del tempo, e si localizzano soprattutto nella regione di gomito, spalla e ginocchio a causa di:

  • movimenti ripetuti;
  • calzature troppo strette;
  • allenamento non adeguato.

Per ottenere una diagnosi di borsite fisica, solitamente basta un esame obiettivo che valuti la sintomatologia del paziente. Le indagini diagnostiche, come radiografia e risonanza magnetica, di norma non vengono richieste ma possono essere eseguite per escludere eventuali complicanze, come le fratture ossee.

Il quadro sintomatologico che emerge in occasione dell’esame obiettivo è abbastanza esplicito, dato che lo stato di infiammazione aumenta il liquido presente nella borsa che, di conseguenza, diventa gonfia e dolorante alla palpazione. I sintomi tipici quindi comprendono:

  • gonfiore;
  • rossore;
  • aumento locale della temperatura;
  • dolore alla palpazione e, a volte, al movimento.

Se non adeguatamente trattata, la borsite tende a peggiorare per poi sfociare in infezioni anche abbastanza importanti. In un primo momento, insieme al riposo è consigliato:

  • astenersi dall’attività fisica e/o lavorativa che ha causato l’infiammazione;
  • evitare di sovraccaricare la parte lesa e proteggerla da eventuali traumi;
  • applicare un bendaggio compressivo, in modo da ridurre gonfiore e infiammazione;
  • applicare del ghiaccio sulla zona interessata almeno 4 volte al giorno per circa 20 minuti.

Dopo un paio di giorni è possibile applicare, invece, una borsa dell’acqua calda per alleviare il dolore e ridurre la rigidità muscolare. Se dopo una settimana di riposo i sintomi non sono ancora regrediti spontaneamente, è opportuno rivolgersi a uno specialista e valutare se:

  • aspirare il liquido in eccesso;
  • eseguire infiltrazioni locali di corticosteroidi;
  • assumere farmaci antinfiammatori;
  • seguire una terapia a base di antibiotici nel caso in cui si manifestassero infezioni e formazione di pus;
  • sottoporsi a terapie fisiche come ultrasuoni, massaggi e crioterapia.

A tal proposito, presso il Ambulatorio D’Arpa di Palermo, è possibile usufruire della Chelt Therapy, basata su un dispositivo medico appositamente realizzato a supporto di terapie come laserterapia e crioterapia in quanto in grado di fornire riscaldamento topico; quest’ultimo punta ad aumentare la temperatura dei tessuti e, quindi, ad alleviare dolori muscolari e articolari, oltre che spasmi e rigidità locali. Lo strumento Chelt è molto accurato e, oltre a favorire il rilassamento muscolare, permette di aumentare momentaneamente la circolazione sanguigna locale. Inoltre, il dispositivo è personalizzabile, quindi è possibile modificare le impostazioni di potenza e lunghezza d’onda (fino a 90W di potenza effettiva) in base alle esigenze del paziente e alla patologia da trattare.

Il dolore da borsite fisica dovrebbe, così, sparire entro 4-5 giorni. La ripresa dell’attività sportiva e/o lavorativa deve avvenire solo quando il dolore è scomparso del tutto, altrimenti il rischio di recidive è piuttosto alto. In ogni caso, a partire dalla seconda settimana di stop, per evitare che l’articolazione si blocchi del tutto è consigliato eseguire piccoli movimenti nelle varie direzioni.

In genere, i tempi di guarigione totale oscillano tra i 7 e i 14 giorni.

Borsite chimica

Le borsiti chimiche sono causate dall’accumulo di sostanze provenienti da processi degenerativi tendinei e infiammazioni. I sintomi sono molto simili a quelli della borsite fisica, ma la condizione è leggermente più grave, tanto da rivelarsi spesso invalidante e richiedere il supporto di uno specialista che possa bloccare l’infiammazione attraverso infiltrazioni locali o un’eventuale asportazione chirurgica. Se non adeguatamente trattata, la borsite chimica può seriamente compromettere la funzionalità dell’intera articolazione.

Borsite settica

La borsite settica, infine, si manifesta quando alcuni batteri entrano in contatto con la borsa sierosa, per esempio tramite una lesione cutanea. In questo caso, ai trattamenti precedentemente illustrati è opportuno associare sia una terapia antibiotica mirata, sia un’accurata detersione della cute con acqua e sapone.

Borsiti emorragiche

A differenza delle borsiti infiammatorie, le borsiti emorragiche insorgono dopo un trauma violento a scapito dell’articolazione. La lesione che ne consegue può colpire direttamente o indirettamente la borsa, causando un versamento di sangue al suo interno; questo sangue, a sua volta, provoca un’irritazione locale e, nei casi più gravi, può coagulare aumentando gli attriti e favorendo la calcificazione.

Le borsiti emorragiche sono piuttosto frequenti negli sportivi che pratica rugby, pallacanestro e hockey, così come negli studenti e in coloro che tengono i gomiti appoggiati a lungo sulla scrivania.

I sintomi e i trattamenti sono gli stessi di tutte le altre forme di borsite. Per prevenirne l’insorgenza, è molto utile proteggere le articolazioni interessate tramite ginocchiere, gomitiere e polsiere imbottite e, in caso di disturbi o sintomi evidenti, è consigliato rivolgersi immediatamente a uno specialista che possa non solo risalire a una diagnosi corretta, ma anche indicare il percorso terapeutico più adatto alla singola condizione.

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