Crioterapia - Fisioterapia Palermo

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In ambito fisioterapico, la crioterapia rappresenta un elemento tanto prezioso, quanto importante. Il termine deriva dal greco e significa “cura con il freddo”; ed è proprio in questo modo che consente di eseguire trattamenti estetici e medici, anche e soprattutto per quanto riguarda disturbi e patologie inerenti l’apparato muscolo-scheletrico.

Cos’è la crioterapia?

Come accennato, la crioterapia è la cura tramite il freddo, quest’ultimo inteso come strumento efficace per alleviare sia fastidi leggeri, come febbre e contusioni, sia disturbi dermatologici, come cicatrici e verruche.

A cosa serve la crioterapia?

La crioterapia, grazie ai numerosi risultati ottenuti, trova impiego in diversi ambiti; possiede tante sfaccettature, è versatile e si rivela utile per il trattamento di disturbi e patologie di varia natura.

Crioterapia e apparato muscolo-scheletrico

Il primo campo di impiego della crioterapia è quello che riguarda i traumi e i disturbi legati all’apparato muscolo scheletrico. L’applicazione di ghiaccio, infatti, rientra tra i principali rimedi immediati e conservativi in tal senso.

La terapia del freddo, in occasione di contusioni e traumi muscolo-scheletrici, aiuta ad alleviare il dolore grazie al suo effetto analgesico, derivante dall’ipotermia a livello cutaneo che impedisce la trasmissione degli impulsi dolorosi.

Inoltre, l’applicazione di ghiaccio è ampiamente utilizzata per diminuire il gonfiore: il suo effetto antiedemigeno, infatti, impedisce che i sangue travasi nei tessuti. Al contempo, è utile anche per sciogliere le contratture muscolari, dato che i muscoli non riescono a rimanere contratti a basse temperature.

In alcuni casi, la crioterapia è abbinata alle bande elastiche (il cosiddetto bendaggio compressivo) con l’obiettivo di comprimere la parte dolorante e accelerare il processo di guarigione.

In linea di massima, la crioterapia può essere presa in considerazione nel trattamento di:

  • contusioni;
  • contratture;
  • borsiti;
  • artrosi;
  • distorsioni;
  • mialgia;
  • lombalgia;
  • infiammazione;
  • gonfiore;
  • malattie reumatoidi;
  • tendiniti;
  • strappi muscolari.

Crioterapia e sistema circolatorio

L’efficacia della crioterapia sull’apparato muscolare si sprigiona anche grazie al suo effetto sulla circolazione sanguigna: in pratica, prima causa una costrizione dei vasi, dopo comporta una loro vasodilatazione e, nel complesso, determina una stimolazione biologica locale molto profonda.

Così facendo, la crioterapia si traduce in un potente antispastico e miorilassante, che scioglie le contratture muscolari e regala sollievo immediato al paziente.

Crioterapia e sistema nervoso

Dato che il ghiaccio è un analgesico naturale, la crioterapia inibisce i recettori della trasmissione degli impulsi dolorosi; ciò significa che in presenza di un trauma o un altro disturbo muscolare (e non solo), la velocità della trasmissione dei segnali dolorosi rallenta.

Al contempo, la crioterapia stimola la produzione di sostanze come endorfine e citochine, dalle proprietà antidolorifiche e analgesiche, utili a contrastare il mal di testa, la depressione e i disturbi d’ansia.

Crioterapia e metabolismo

Infine, la crioterapia agisce anche a livello metabolico: tramite il freddo, infatti, il metabolismo tissutale rallenta e si favorisce la perdita di peso. Ovviamente, la sola crioterapia non basta per smaltire i chili in eccesso, ma ne supporta il processo graduale; in presenza del freddo, infatti, il corpo è costretto a lavorare di più e, di conseguenza, a smaltire i grassi che ha a disposizione.

Tipologie di crioterapia

I tipi di crioterapia disponibili sono molteplici e la scelta dipende dal disturbo che si intende trattare; si avvalgono tutti del freddo, ma funzionano in modo diverso e vengono impiegati per usi differenti.

Crioterapia generale

Il primo tipo è la crioterapia generale, una tecnica estremamente delicata che si esegue su un paziente sotto anestesia totale in occasione di particolari interventi di cardiochirurgia, che richiedono una temperatura corporea del malato inferiore ai 30°C.

In questi casi, la crioterapia generale si effettua tramite casse refrigeranti doppie, nella cui intercapedine si trova un liquido che evapora velocemente.

Crioterapia localizzata

Il secondo tipo è la crioterapia localizzata, più semplice e maggiormente adottata. Si basa sull’applicazione diretta di ghiaccio sulla parte lesa con l’obiettivo di alleviare il dolore. In questo caso bisogna fare molta attenzione, perché se il freddo non è impiegato correttamente si può incorrere in gravi effetti collaterali.

Crioterapia sistemica

Il terzo tipo è, invece, la crioterapia sistemica, impiegata prevalentemente in ambito estetico e sportivo. In particolare, è utile agli sportivi infortunati per ridurre il dolore e l’infiammazione dovuti a traumi, rigidità e sovraccarico muscolare e/o tendineo.

La crioterapia sistemica si può eseguire tramite sia una criocamera a due stanze, sia una criosauna.

Criocompressione

Un ultimo tipo, poi, consiste nella criocompressione, un metodo terapeutico adottato dai fisioterapisti del Poliambulatorio d’Arpa di Palermo con l’obiettivo di alleviare il dolore, ridurre edema e infiammazione e accelerare i tempi di guarigione.

La criocompressione consiste in una vasocostrizione, quindi diminuisce l’afflusso di sangue nelle zone da trattare. Se si interviene tempestivamente, è possibile ridurre il gonfiore della parte lesa nell’arco di 4-6 ore, favorendo il recupero fisico.

Nello specifico, per la criocompressione di utilizza SRN01-II Medical Cold Therapy System, un macchinario progettato seguendo perfettamente l’anatomia del corpo umano e ideale per il trattamento dei traumi sportivi. Lo strumento in questione è dotato di tutori che si adattano facilmente alla parte del corpo da trattare e sono realizzati in materiali medical grade che non irritano la pelle e, al contempo, prevengono l’insorgenza di eventuali infezioni.

Utilizzare SRN01-II Medical Cold Therapy System è molto semplice:

  • si versano acqua e ghiaccio nel contenitore interno e si chiude il coperchio;
  • si preme il tasto “power” e si avvia il macchinario;
  • si posizionano i tutori sulla zona da trattare e si collegano all’unità principale;
  • si scelgono la modalità e la durata della terapia e si avvia il trattamento.

A fine trattamento, basta spegnere il macchinario e rimuovere i tutori dal corpo del paziente.

SRN01-II Medical Cold Therapy System è indicato per:

  • terapie post traumatiche;
  • trattamento di infortuni come distorsioni, contusioni e lesioni muscolari;
  • dolori;
  • lesioni articolari;
  • fratture;
  • artrosi;
  • gonfiore post operatorio.

L’utilizzo del dispositivo SRN01-II Medical Cold Therapy System è, invece, controindicato nei pazienti:

  • che soffrono di problemi circolatori;
  • affetti dalla sindrome di Raynaud;
  • che non sopportano le basse temperature.

Come funziona la crioterapia?

La crioterapia può essere applicata tramite l’ausilio di diversi strumenti, scelti di volta in volta dal fisioterapista in base alle esigenze del soggetto e al tipo di disturbo da lui accusato. I principali sono:

  • bombolette spray: sono ampiamente utilizzate dagli sportivi per intervenire tempestivamente in occasione di una contusione o uno strappo. Di solito, le bombolette sono costituire da fluorometano (una sostanza chimica, non infiammabile e non tossica) sotto pressione, che deve essere spruzzato a una distanza di sicurezza di almeno 30 centimetri;
  • borsa del ghiaccio: si tratta dello strumento crioterapico più antico e tradizionale che esista. Basta applicarla sulla zona interessata per ottenere un immediato effetto anestetico, analgesico e antidolorifico. In alternativa, si possono utilizzare i sacchetti in polivinile: contengono al loro interno una particolare gelatina chimica che, se tenuta in freezer, si comporta esattamente come il ghiaccio senza sciogliersi sulla pelle;
  • ghiaccio chimico: si tratta di un pacchetto contenente due reagenti e una piastrina separatrice; all’occorrenza, si spezza la piastrina con le mani e i due reagenti, entrando in contatto, diminuiscono la temperatura del sacchetto;

La crioterapia ha controindicazioni?

Tendenzialmente no, la crioterapia non comporta controindicazioni, né effetti collaterali. Tuttavia, è bene sottolineare che non tutti i soggetti possono usufruirne, in particolare:

  • chi è ipersensibile al freddo;
  • chi soffre di arteriopatie, dato che la crioterapia potrebbe potenziale l’ischemia tissutale;
  • chi è affetto dalla malattia di Raynaud, perché potrebbero insorgere spasmi vascolari.

Inoltre, la crioterapia è controindicata nei bambini con un’età inferiore ai 6 anni.

Come prepararsi a una seduta di crioterapia?

La crioterapia non prevede alcuna preparazione specifica. Il paziente è semplicemente invitato a portare con sé i risultati di eventuali esami eseguiti precedentemente (o richiesti dallo stesso medico specialista) e riferire eventuali terapie farmacologiche in corso. In ogni caso, la crioterapia non entra in conflitto con altri farmaci, né con altri trattamenti medici.

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